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Ludopatia nel Lodigiano

Lo scorso 16 giugno si è tenuto, a cura della compagnia Il Ramo di Lodi, nell'atrio dell'Ospedale cittadino, una breve performance teatrale finalizzata a dare voce e a raccontare i drammi di coloro che sono diventati schiavi della dipendenza dal gioco d'azzardo.
Obiettivo dell'iniziativa: supportare il nuovo servizio messo a disposizione dalla Asst di Lodi, contro questa droga sicuramente non meno pericolosa di altre.
L'azienda sanitaria evidenzia dal 2020 ad oggi un decremento delle persone che si rivolgono all'istituzione per far fronte alle difficoltà connesse con il gioco d'azzardo patologico. Infatti se prima dell'inizio della pandemia si rivolgevano alle strutture sanitarie circa 90 persone all'anno, nel 2020 si è scesi a 71, per passare a 50 nel 2021. Nell'anno in corso gli utenti in carico sono attualmente 36.
Ma questo non significa che sono diminuiti i giocatori bensì che, a causa del lockdown con conseguente chiusura di bar e sale giochi (o almeno di riduzione delle ore di apertura), a prevalere è il gioco d'azzardo on line, via web, in particolare tra i più giovani.
L'iniziativa sanitaria si orienta su due livelli: uno Sportello fisico (Spazio A) presso il piano rialzato dell'Ospedale di Lodi, a cui è possibile accedere anche senza appuntamento 3 giorni alla settimana;
uno sportello virtuale a cui accedere tramite internet, e-mail o whatsapp. E' funzionante inoltre uno sportello anche presso la Casa circondariale di Lodi, per dare sostegno a chi è arrivato a delinquere pur di giocare.

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